lunedì 30 dicembre 2013

Uso dei modelli

Quando si scrive un articolo, è necessario trovare un modello adatto da seguire. Piuttosto che cercare di trovare articoli che trattano lo stesso argomento. Bisogna trovare una struttura adatta all'argomento trattato. In questo modo è possibile modificare il testo in modo da aggiungere frasi, informazioni e dettagli in modo logico, senza dover alterare la struttura di tutto l'articolo. L'uso di sistemi già esistenti per realizzare nuovi progetti è la norma piuttosto che l'eccezione in tutte le forme di costruzione creativa. Quando è possibile, la progettazione e la programmazione devono essere basate su lavori precedenti. I limiti di questa libertà consente al programmatore di basare la propria attenzione solo su pochi argomenti alla volta. Iniziare un progetto principale, “dalla bozza su carta” può essere divertente. Comunque spesso una descrizione più attenta di questo fenomeno è “ubriacante” e il risultato conduce a progetti alternativi lasciati a metà. Avere un modello non è una costrizione e non richiede che il modello sia seguito fedelmente; libera semplicemente il designer dal considerare un aspetto del progetto alla volta.
L'uso dei modelli è inevitabile, in quanto il progetto verrà sintetizzato dall'esperienza di tutti i progettisti. Avere un modello esplicito rende la scelta di un modello una decisione cosciente, fa assunzioni esplicite, definisce un vocabolario comune, fornisce una struttura iniziale per il progetto, e aumenta la probabilità dei progettisti di ottenere un comune approccio. Naturalmente la scelta del modello iniziale è un passo importante in fase di progettazione e spesso può essere fatto solo dopo una ricerca di modelli potenziali e attenta valutazione delle alternative. Inoltre in molti casi è adattabile solo dopo una comprensione delle modifiche necessarie per adattarlo alle idee particolari della nuova applicazione.
La progettazione del software è complessa, bisogna cercare maggior aiuto possibile. Non bisogna rifiutare l'uso di modelli con sdegno liquidandoli come “imitazioni”. L'imitazione è una forma di appiattimento, ma l'uso di modelli provenienti da precedenti lavori è d'ispirazione, nei confini definiti dalla legge del copyright, è una tecnica innovativa che funziona in tutte le arre di lavoro. Alcuni definiscono questo uso di modelli come “riuso del progetto”.
E' una buona idea per il progettista conoscere tutte le soluzioni popolari esistenti per una cerca applicazione. Come programmatore si preferisce le soluzioni che abbiano del codice associato ad esse come esempio concreto. Le persone che usano delle soluzioni standard spesso usano un vocabolario specializzato per comunicare tra loro stesse.

Sfortunatamente questo può diventare un linguaggio privato che tende ad escludere degli estranei dalla comprensione; è essenziale assicurare una comunicazione adatta tra le persone coinvolte nelle diverse parti del progetto, e anche con la comunità dei progettisti e programmatori nell'insieme. Ogni sistema di grandi dimensioni che ha successo è la ri-progettazione di un sistema di minori dimensioni. Non esistono eccezioni a questa regola. L'esempio più prossimo che si possa fare è quello di sistemi che hanno fallito e sono rimasti impanatati per anni con grandi costi, poi eventualmente sono diventati successi negli anni successivi alla loro data di completamento. Questi progetti casualmente e spesso inavvertitamente, hanno dapprima costruito una rete di sistemi non funzionanti, quindi sono stati trasformati in un sistema funzionante, e finalmente la ri-progettazione ha raggiunto gli scopi iniziali. Questo implica che è una follia progettare grandi sistemi direttamente dalla bozza. Maggiori sono le dimensioni del sistema da costruire, maggiore importanza avrà il modello con il quale si lavora. E per sistemi di grandi dimensioni, il solo modello accettabile deve essere un sistema più piccolo ma funzionante e simile ad esso.

Nessun commento:

Posta un commento